Il Sindacato Sociale di Base denuncia con fermezza l'uso di strumenti legislativi palesemente repressivi volti a criminalizzare il dissenso giovanile e la partecipazione politica degli studenti, ed esprime piena solidarietà ai due studenti milanesi minorenni destinatari di un provvedimento giudiziario che li ha posti agli arresti domiciliari, privandoli del diritto fondamentale all'istruzione.
Il 22 settembre 2025, durante lo sciopero generale per Gaza, migliaia di studenti e cittadini hanno manifestato in oltre 80 città italiane, chiedendo la fine del genocidio in Palestina e opponendosi alla collaborazione militare ed economica con Israele. A Milano, alcuni momenti di tensione presso la Stazione Centrale hanno portato a cinque arresti, tra cui due studenti minorenni di 17 anni.
Le norme utilizzate per l'arresto dei due studenti minorenni rappresentano un chiaro tentativo di intimidazione e silenziamento delle voci critiche che si oppongono alle politiche di guerra. Questi provvedimenti mirano ad ostacolare l'espressione democratica e il diritto di manifestare pacificamente e ledono diritti fondamentali come il diritto allo studio. I due studenti, dopo aver trascorso tre notti al carcere Beccaria, sono agli arresti domiciliari ma non possono frequentare la scuola per i prossimi sei mesi (quando si terrà il processo).
Ribadiamo con forza che l'interesse superiore dei minori deve essere sempre al centro di ogni provvedimento giudiziario; gli arresti domiciliari e l'interdizione scolastica violano platealmente questo principio fondamentale, compromettendo il percorso formativo e personale dei giovani.
Chiediamo con forza la revoca delle misure cautelari, il rispetto dei diritti costituzionali di espressione e manifestazione e una valutazione equilibrata e proporzionata delle azioni dei due studenti. La scuola è un luogo di dialogo, confronto e crescita civile, non uno strumento di irregimentazione o un privilegio di chi si allinea!
28/09/2025